Scopri chi eri nella vita passata, scegli una carta
CARTA N.1:
Nelle vite precedenti hai sofferto molto, probabile che tu sia stato ucciso spietatamente nel corso di una guerra abbastanza importante.
Avresti potuto essere un soldato, un ufficiale, o semplicemente un civile caduto in battaglia.
Inoltre, una di queste tue vite precedenti ha avuto la facoltà di trasformarti in un vero pacifista: sei contro ogni situazione/evento di natura conflittuale.
Non sopporti la violenza, nessun grado di violenza.
La paura che riservi nei confronti del “conflitto” in generale non ti permette di accrescere le tue relazioni, di farle divenire più profonde.
Parte della loro autenticità nasce dalla sincera condivisione dei propri sentimenti e da un dibattito interpersonale.
Quel tipo di esistenza passata potrebbe, invece, aver riempito e colmato il tuo cuore di rabbia e di un incontrollabile desiderio di vendetta.
Spesso, infatti, hai qualche difficoltà a controllare il tuo temperamento.
Ciò potrebbe anche portarti a soffrire intensamente.
Sei stato un combattente, in passato.
Puoi esserlo nuovamente.
Cerca di impreziosire la tua vita, pratica atti che riescano ad accrescere la società, contribuisci dunque a renderla migliore.
Lotta per il civile, per i tuoi ideali, e ricorda di non tagliarti mai le ali.
Ti servono per volare in alto.
CARTA N.2:
In una delle tue vite passate, hai fatto parte di una grande comunità.
Questa potrebbe essere rappresentata da un convento, un monastero, o una semplice tribù.
Questa stessa comunità provvedeva alle tue necessità terrene: bisogno di riparo, abbigliamento e di buon cibo.
In cambio, tu hai spesso offerto il meglio che potessi offrir loro, principalmente per accrescere il prestigio della grande famiglia alla quale appartenevi.
Il gesto, però, non è esattamente stato apprezzato del tutto.
Nella tua attuale vita, quindi, risulti essere egoisticamente avaro.
Hai molto timore di donare ciò che puoi agli altri, e anche di renderli felice.
Non riponi speranza alcuna nelle persone, vivi in una sorta di status di rassegnazione.
Il consiglio è quello di andare avanti.
Una vita non può assumere solo senso utilitaristico.
L’amore e la sensibilità sono alla base di tutto, l’effimero e il superficiale rappresentano il male.
Ama, aiuta, smetti di essere egoista. La luce che ti porti dentro è ancora una ardente fiammella.
Non può spegnersi. Mai!
CARTA N.3:
Quando leggi di Gesù, di Mosè o di altre figure bibliche, inconsciamente sai e senti che la loro storia nasconde un qualcosa di più.
Un qualcosa che senti di aver vissuto e provato, e lo percepisci nelle viscere e sulla pelle.
Lo senti perché tu, in un’altra vita, li hai conosciuti!
Puoi esser stato un seguace di Gesù o di Mosè, oppure semplicemente aver vissuto in Terra Santa.
Probabilmente, hai anche vissuto accanto ad altre famose figure bibliche.
In virtù di ciò, le tradizionali interpretazioni religiose della Bibbia non ti sembrano affatto veritiere, in parte.
Perché il tuo cuore e la tua anima sanno cosa realmente è accaduto o meno.
Così, tendi a perseguire un percorso religioso e spirituale del tutto tuo, personale.
Se hai assistito all’atto della crocifissione, potresti esser stato segnato emotivamente dallo stress e dall’angoscia che ha scaturito la morte del tuo amato Maestro.
Queste sensazioni negative potrebbero averti indotto a non usare più la tua sensibilità spirituale, calpestandola.
Inoltre, hai anche tralasciato l’adoperazione delle eccezionali doti psichiche che possiedi.
E’ come se una parte di te fosse segnata, a tale punto da non riuscire più a “sentire”.
Il consiglio è quello di ritrovare te stesso, attraverso la fede ma anche attraverso la meditazione.
Ricorda chi eri, per perfezionare chi sei.
La tua anima è grande e gioiosa, il tuo destino è quello di vivere una vita gloriosa.
Inizia a concentrarti su te stesso, sul tuo corpo, sulla tua mente, sul battito del tuo cuore.
Vedrai che la verità che ti porti dentro ben presto risulterà visibile e reale.
Più di quel che pensi.