Un giorno riusciremo a parlare liberamente, esprimerci, comunicare pienamente con noi stessi e con gli altri.
All’improvviso noteremo che non neghiamo più ciò che proviamo e non proviamo nemmeno a immaginare un’altra vita, per paura di non superare le nostre aspettative in questa vita.
Liberare le nostre emozioni può essere un processo semplice, ma deve essere un processo onesto.
Non possiamo aspettarci che questo accada da solo a meno che non lavoriamo su di esso.
Sentirsi e contattare se stessi non è un obbligo, ma questa è una condizione obbligatoria, perché
solo allora possiamo davvero essere noi stessi
ed evitare di cadere nei vizi e nelle distrazioni che ci impediscono di crescere professionalmente e spiritualmente.
Forse sei troppo concentrato sulla visione del tuo futuro e della tua vita.
Devi riconoscere che la realtà è costruita sulle azioni che stai facendo nel presente.
Non si tratta di lasciar andare e dimenticare il passato, ma di resistere al passato, capire cosa non avresti potuto fare prima e vedere come puoi concentrarti sul tuo futuro.
Diario, contabilità per i tuoi giorni, diario.
Chiamalo come vuoi, ma devi registrare come vivi e cosa provi ogni giorno.
Annota tutto ciò che ti succede, cosa ti spinge, cosa ti infastidisce, fallo ogni giorno, e
se guardi i tuoi appunti una settimana o un mese dopo, puoi guardare le cose da una prospettiva diversa.
Getta cose che non ti servono più.
Può essere un cimelio personale, un ricordo doloroso che non puoi superare, o anche relazioni velenose che ti trattengono e non ti permettono di crescere individualmente.
Lasciar andare è una delle azioni più difficili, devi letteralmente dire addio alla tua vita attuale e alla routine, ma con questo dai alle tue emozioni la possibilità di uscire.
Continua a vivere secondo le tue parole, sii autentico e, soprattutto, sii in questo mondo da solo.